CHI SONO
Mi chiamo Martina Buzio e creo con la porcellana come si scrive una poesia.
Un gesto alla volta, con lentezza, attenzione, silenzio.
Ogni mia opera è un incontro: tra fragilità e forza, tra forma e vuoto, tra me e chi guarda.
Un’architettura fatta di impronte, bordi, interruzioni che accolgono.
Amo i materiali che sembrano deboli, ma sanno resistere.
Cerco bellezza nelle pieghe, negli equilibri imperfetti, in tutto ciò che si apre senza trattenere.
Un gesto alla volta, con lentezza, attenzione, silenzio.
Ogni mia opera è un incontro: tra fragilità e forza, tra forma e vuoto, tra me e chi guarda.
Un’architettura fatta di impronte, bordi, interruzioni che accolgono.
Amo i materiali che sembrano deboli, ma sanno resistere.
Cerco bellezza nelle pieghe, negli equilibri imperfetti, in tutto ciò che si apre senza trattenere.
Sono nata a Firenze, dove ho studiato Letteratura anglo-americana.
Dalla pittura e la fotografia sono poi passata alla materia: la scultura in terracotta, prima, e poi l’incontro trasformativo con la porcellana.
Ho studiato con Amalia Ciardi Duprè, Martha Pochon, e presso la Scuola di Ceramica di Montelupo Fiorentino.
Oggi lavoro nel mio laboratorio in collina, dove creo opere, tengo corsi e condivido un modo diverso di stare nella materia e nel tempo.
Dalla pittura e la fotografia sono poi passata alla materia: la scultura in terracotta, prima, e poi l’incontro trasformativo con la porcellana.
Ho studiato con Amalia Ciardi Duprè, Martha Pochon, e presso la Scuola di Ceramica di Montelupo Fiorentino.
Oggi lavoro nel mio laboratorio in collina, dove creo opere, tengo corsi e condivido un modo diverso di stare nella materia e nel tempo.